Prendetevi una pausa sotto il nostro berceau. Aprite un bel libro e immergetevi nella lettura. Leggere ci aiuta a staccare dalla quotidianità e a rilassarci, ma anche a pensare e ad approfondire argomenti che ci stanno a cuore.
Noi vi proponiamo cinque testi sulla salute mentale. Perché, come sapete, ONP Bistrò non è un semplice ristorante, bensì un progetto culturale e d’inclusione sociale proprio all’interno di quello che fu l’ospedale psichiatrico di Bergamo.
Discesa all’inferno
di Doris Lessing (1971)
La Premio Nobel per la Letteratura (2007), in questo romanzo, narra di un uomo senza memoria che viene ricoverato in un ospedale psichiatrico, e segue come i dottori cercano di curarlo. Questa la trama in poche parole, ma raccontare Discesa all’inferno, che corrisponde ad un viaggio interiore, è difficile perché, proprio come nei viaggi, andrebbe vissuto in prima persona. Attraverso una narrazione dai toni fiabeschi, Doris Lessing tocca gli inferi della coscienza umana per riportare alla luce il senso dell’esistenza.
La campana di vetro
di Sylvia Plath (1963)
Esther è l’alterego letterario dell’autrice. La diciannovenne di provincia che vince un soggiorno offerto da una rivista di moda è palesemente la Plath che entra allo Smith College con una borsa di studio nel 1950. La metamorfosi di Esther Greenwood, da brillante studentessa a pazza visionaria, non è quindi che il riflesso di quella di Sylvia Plath che, nell’estate del 1953, tenta il suicidio per la prima volta e viene ricoverata in un ospedale psichiatrico dove le viene diagnosticato un disturbo bipolare e dove sarà sottoposta a una serie di sedute di elettroshock. Tutto vero.
Sottovuoto. Romanzo psichiatrico
di Alice Banfi (2012)
In Sottovuoto, Alice Banfi torna a dar voce, con il suo romanzo autobiografico, al dibattito sulla salute mentale, iniziato nel 2008 con il suo primo libro Tanto scappo lo stesso. Racconta di esperienze attuali in cui ha subito, in prima persona, contenzioni fisiche, psicologiche e farmacologiche, percepite come cure per i medici e vissute come torture da lei e dagli altri pazienti.
Follia
di Patrick McGrath (1996)
Follia è un amore che manipola la comprensione. Stella Raphael s’innamora di Edgar, paziente del marito (psichiatria in un manicomio criminale), accusato di aver brutalmente ucciso la moglie. Questa passione darà inizio a una storia che vedrà confondersi psichiatria, arte, legami sentimentali e mille ambiguità. Le vicende si svolgono nell’Inghilterra vittoriana, alla fine degli anni 50’.
L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello
di Oliver Sacks (1985)
E’ un saggio neurologico nel quale l’autore racconta alcune sue esperienze cliniche di neurologo e descrive alcuni casi di pazienti con lesioni encefaliche di vario tipo, che hanno prodotto i comportamenti più singolari e imprevedibili. La componente umana di ogni sua storia, la realtà del paziente, viene descritta con toni a volte umoristici, a volte molto pietosi e dolorosi, mentre l’analisi clinica sulle cause che hanno provocato questo particolare tipo di comportamento è sempre precisa e rigorosamente scientifica, pur producendo talvolta anche riflessioni filosofiche sulla natura più profonda della malattia in sé.
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